COME PREPARARE LE PROVE


Come preparare le prove


Come visto nella sezione dedicata alla tipologia di prove, la preparazione ad un concorso pubblico presuppone, oltre ad una base di conoscenza delle materie d’esame, un allenamento specifico alla prova.

Qui di seguito cerchiamo di dare dei suggerimenti su aspetti differenti della preparazione, ma siamo felici di accettare suggerimenti o contributi di vario tipo ad info@preparazioneconcorsi.it

A fondo pagina trovi invece una serie di brevi video che contengono suggerimenti, tecniche, informazioni utili per la preparazione delle prove.

Se cerchi dei corsi di preparazione, clicca qui per visitare la pagina dei nostri corsi; se preferisci, puoi contattarci via chat, telefonicamente allo 062311304 o via email ad info@lateneo.it.

La scelta del concorso a cui partecipare è ovviamente legata ad una serie di fattori soggettivi: tipo di percorso scolastico o universitario, obiettivi, aspettative, bisogni.

Tuttavia va ricordato che difficilmente si riesce a vincere il primo concorso a cui si partecipa. Per questa ragione, è meglio immaginare la scelta del concorso come il primo passo di un percorso, fatto senz’altro di studio, ma anche di esperienze (andare ad una prova per vedere come funziona non è ad esempio un’idea sbagliata), di corsi di preparazione.

Conviene quindi seguire i concorsi che vengono banditi e partecipare a più d’uno nello stesso periodo. Nel selezionarli, tenere conto delle materie, cercando di partecipare a quelli che hanno più materie in comune possibile. Certo, cultura generale per i livelli più bassi, e diritto costituzionale ed amministrativo per quelli più alti sono praticamente sempre presenti ed è quindi particolarmente ripassarli sempre.

Qualche considerazione va fatta riguardo al tipo di laurea o diploma.

Molti pensano che la laurea in giurisprudenza sia sempre il punto di partenza migliore, ma non è vero. Molti concorsi sono accessibili solo con lauree completamente diverse: non solo i concorsi dell’area sanitaria, ma anche quelli di aree tra loro diversissime; basti pensare agli assistenti sociali, ai concorsi per Archeologici /storici dell’arte/architetti/restaturatori indetti dal Mibact, ai concorsi per ruoli tecnici – in primis architetti e ingegneri – negli enti locali.

Altro discorso ancora va fatto per le lauree del gruppo economico/giuridico: le varie versioni di Economia sono particolarmente adatte per i concorsi in Agenzia delle Entrate e nei ruoli tecnico/contabili che prevedono materie su cui i laureati in giurisprudenza sono molto deboli; alcuni profili di Scienze Politiche possono risultare più competitivi nei concorsi  – come ad esempio quello per prefetto – dove l’ambito di conoscenza si allarga a materie storico-politiche o storico-istituzionali.

Come preparare le prove

Il suggerimento da dare qui è il più ovvio, ma nello stesso tempo il meno seguito. Anche se magari per la prima prova si dovranno aspettare mesi, è necessario cominciare a studiare e ad allenarsi al tipo di prova (quiz/tema/risposta sintetica) da subito. Lo studio dell’ultimo momento è pericoloso, anche perché è frequentissimo che tra la prova preselettiva e la prova scritta passino anche solo 30 giorni, a malapena sufficienti – specialmente per i tanti che lavorano – a ripassare.

Se scegliete di fare un corso, tanto meglio se è fatto un po’ di tempo prima della prova: vi darà il tempo di assorbire le nozioni.

Come preparare le prove

La quantità di testi sulla preparazione concorsi è ormai notevole, molte case editrici si sono specializzate proprio in questo settore.

C’è veramente l’imbarazzo della scelta, l’offerta va dal testo super sintetico a quello che propone una trattazione completa, dai libri di test con risposta multipla al temario, passando per libri di schemi, schede, e programmini contententi test.

Il consiglio è qui quello di andare in libreria e verificare di persona, scegliendo quello che ci sembra più facile da capire. Comprarne più di uno non è una cattiva idea, specialmente se non si ha una solida cultura nelle materie del concorso. Assolutamente da evitare è lo studio sui soli testi con quiz commentati: si rischia di fare una tremenda confusione sui concetti. Al libro con i quiz va sempre abbinato un testo di preparazione completo, magari cominciando con uno più sintentico per poi passare ad uno più ampio.

Come preparare le prove

La maggior parte dei concorsi verte tutto o in parte su materie giuridiche, e certo questo svantaggia in parte chi non viene da studi di quel tipo. Tuttavia non è il caso di scoraggiarsi, l’impegno e la costanza possono portarvi al raggiungimento dell’obiettivo. E non sempre i laureati in legge partecipano ai concorsi aperti a tutte le lauree. Le percentuali di promossi ai concorsi, comunque, sono a vostro favore.

Questo dipende probabilmente dal fatto che i laureati tendono a sottovalutare le difficoltà ed ad applicare lo stesso metodo di studio che hanno utilizzato all’Università, quando invece le prove dei concorsi sono molto differenti.

Come preparare le prove

Di sicuro avere una formazione giuridica è un vantaggio, dal momento che le prove di solito sono su materie giuridiche, ma attenzione a non sottovalutare le difficoltà, nemmeno nei casi in cui il titolo di accesso è il diploma.

Il diritto dei concorsi non è esattamente quello dell’università… L’aspetto critico è meno in evidenza, le prove a risposta multipla richiedono velocità e precisione, quelle scritte un allenamento che gli studi universitari non hanno dato. Spesso poi, protagonisti della prove sono aspetti di materie che non vengono trattati negli esami universitari.

C’è poi il fatto che praticamente tutti i concorsi hanno come materia base Diritto Amministrativo, solitamente non proprio il preferito dei laureati in giurisprudenza e completamente assente in altri percorsi.

La soluzione è perciò…rimettersi umilmente a studiare e allenarsi ai fare test e temi.

Come preparare le prove

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Anche qui l’offerta si è negli ultimi anni fortemente ampliata. Un corso di preparazione, oltre a fornire un supporto allo studio, ha molte utilità: stimola il confronto con gli altri, è una fonte di informazioni, permette di conoscere possibili compagni di studio.

Nella scelta del tipo di corso possono incidere molti fattori: il prezzo, la distanza, l’articolazione delle ore di lezione ed altro.

Non è facile scegliere la struttura giusta cui affidarsi: fanno corsi ormai moltissimi tipi di realtà, dai centri di formazione alle case editrici, dalle associazioni sindacali alle strutture private.

Dal momento che noi stessi facciamo corsi di preparazione può sembrare che sia incongruo da parte nostra dare consigli sulla struttura cui rivolgersi,  tuttavia, data la finalità di questo sito, non possiamo esimerci dal farlo.

Ecco qui una lista dei principali ‘parametri di qualità’ da verificare prima di iscriversi ad un corso.

  • Si tratta di una struttura che fa stabilmente formazione?
  • Ha una sede permanente, con aule proprie?
  • Ha una esperienza specifica nel settore?
  • Quanti studenti vi sono per classe?
  • I docenti hanno esperienza di aula o sono solo esperti del settore?
  • Mi propone attività di allenamento alla prova che devo sostenere?
  • Il corso è impostato in modo da consentire una interazione con i docenti?

Vuoi avere informazioni sui nostri corsi? Puoi contattarci allo 062311304, via chat o via mail ad info@lateneo.it. Clicca qui per le informazioni generali.

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LE PROVE DEI CONCORSI


LE PROVE DEI CONCORSI

Quali sono le fasi di un concorso? Se fino a qualche anno fa le prove erano costituite quasi solo da un tema ed un orale, nell’ultimo periodo invece i tipi di prova si sono moltiplicati. Quasi sempre prima delle prove scritte viene inserita una prova preselettiva, e le prove scritte possono non essere un  tema ma una prova a risposta sintetica, una prova pratica o di nuovo un test a risposta multipla. Cliccando sui titoli che seguono troverai approfondimenti, informazioni e consigli sui come affrontare i vari tipi di prova.

Il giorno della prova è necessario presentarsi con un documento di riconoscimento in corso di validità.

Ovviamente non è possibile comunicare né verbalmente né in altro modo con gli altri candidati o con l’esterno, mentre è possibile comunicare con la commissione e con i suoi incaricati.
Per quanto riguarda i testi che è possibile portare con sé, il bando contiene le indicazioni necessarie. Se si tratta di una prova a risposta multipla o di un orale, non è il caso di portare con sé alcun testo, per il semplice motivo che non vi sarebbe il tempo di consultarlo.

Cosa portare alla prova scritta concorso?Nella prova scritta è di solito possibile portare i codici, ma nella versione ‘secca’ ovvero senza né dottrina, né giurisprudenze né commento alcuno. In sostanza, con solo le norme e l’indice.

E’ consigliabile acquistare i codici (per una lista delle editrici vedi la sezione editori e testi): accade di frequente infatti che non venga consentita l’introduzione di fogli fotocopiati.

E’ praticamente sempre possibile – ed anche consigliabile – portare un dizionario di italiano. Nella prova di lingua straniera l’uso del dizionario deve essere consentito dal bando.

La prova preselettiva è normalmente un test a risposta multipla. Puoi trovare molte griglie di test a risposta multipla nella sezione le prove dei concorsi precedenti di questo sito.


LE PROVE DEI CONCORSI: come vengono somministrate

Le prove dei concorsi  possono essere somministrate in modi differenti, questi sono i più diffusi:

Con foglio domande e foglio risposte:
al candidato vengono consegnate due buste, una contenente il materiale d’esame l’altra un cartoncino bianco. Essendo una prova temporizzata, sarà possibile aprire il plico dell’esame solo al via della commissione, che da quel momento farà decorrere il tempo a disposizione. Nel plico ci sono sia il foglio delle domande che quello delle risposte. Il foglio delle domande contiene i test a risposta multipla con una numerazione progressiva, la risposta ad ogni domanda va segnalata (con le modalità indicate) sul corrispondente quadratino del foglio risposte. Attenzione, sul foglio delle risposteevitate ogni annotazione, calcolo, appunto: se è a lettura ottica tutti i segni comporteranno un errore. Se avete bisogno di scrivere, fatelo sul foglio delle domande.

Alla fine della prova si inseriscono i fogli nella busta grande, si annota il proprio nome, cognome e data di nascita nel cartoncino, si chiude il cartoncino nella busta e si inserisce anche questo nella busta grande, che va infine consegnata al personale di controllo.

In alcuni casi vengono utilizzate altre forme di erogazione dei quesiti, come per esempio:

Con schermo e telecomando: 
In questo caso non c‘è uso di carta. Si viene identificati con un numero che corrisponde alla propria postazione, nella postazione si trova un telecomando. Al via sullo schermo appaiono le domande (che normalmente vengono anche lette), e la risposta va data digitando la lettera giusta sul telecomando.

Con schermo e foglio risposte:
Le domande appaiono su uno schermo, ma al posto del telecomando c’è il solito foglio risposte. Finita la prova si procede come per il sistema con foglio risposte.
Come anche per le altre prove, trovi dei consigli su come prepararti (e come utilizzare i materiali messi a dispostone su questo sito) nell’apposita sezione Consigli per la preparazione.

Attenzione però, qualunque sia la modalità di erogazione i problemi che pone la prova a risposta multipla sono gli stessi: la rapidità della risposta e la capacità di codificare le ambiguità della domanda e delle risposte.

Qualche consiglio?

  • A meno che non siate Pico della Mirandola (qualcuno in giro ce n’è … ma sono veramente pochi) non tentate di imparare a memoria i test, non li ricordete se non conoscete la materia su cui vertono.
  • Impostate lo studio in maniera corretta da subito, evitando lo studio mnemonico e cercando di capire la logica di ogni materia: dedurre una risposta è molto più veloce che andare a cercare una nozione che non si è nemmeno veramente capita. E la velocità nella prova a risposta multipla è cruciale
  • Studiate ed allenatevi ai test in contemporanea, scoprirete che man mano tutto diventa più chiaro

LE PROVE DEI CONCORSI: le domande logico – attitudinale

Se la prova preselettiva è di tipo attitudinale, la modalità di erogazione è la stessa, ma il contenuto della prova è completamente differente. Differente dovrà essere quindi il percorso di preparazione.

Non si tratterà infatti di dover preparare una determinata materia in modo giusto per il tipo di prova ma proprio di imparare ad affrontare  le varie tipologie di quesiti. I quesiti hanno vari tipi di classificazione, peraltro piuttosto flessibili: si parla infatti di  ragionamento verbale, critico verbale, numerico, critico numerico, oppure di, comprensione verbale, ragionamento numerico deduttivo ecc.

Puoi trovarne svariati esempi nella sezione materiali  – test attitudinali del sito.

Anche Ripam-Formez mette a disposizione alcuni esempi. 

E’ chiaro che non c’è niente da studiare, ma molto da allenarsi. Il problema è però che quando si affronta questo tipo di prova provando ad allenarsi su griglie già uscite, si può rimanere spaesati: non è facile intuire quali siano le logiche con cui le domande vengono costruite e, a seconda che si abbia una formazione umanistica o scientifica, possono riuscire facili o difficili le domande di diverse ‘classi’. Questo può far perdere moltissimo tempo prezioso.

Se è così, meglio affidarsi ad un buon testo o ad un corso. In ogni caso, è necessario partire per tempo ed essere costanti nell’allenamento.

Come si svolge la prova scritta di un concorso? La prova scritta è in genere un tema o una griglia di test a risposta sintetica o una prova pratica. Solitamente è svolta in due giornate differenti su materie differenti, e può essere indifferentemente un giorno un tema ed il successivo una prova pratica, o una prova a risposta sintetica ed un tema ecc. ecc.

Come nella prova preselettiva al candidato vengono consegnate due buste, una con il materiale d’esame e l’altra con il cartoncino su cui indicare il proprio nome, cognome e data di nascita.

Lo scritto va fatto – brutta e bella – utilizzando esclusivamente i fogli messi a disposizione, che poi il candidato inserirà nella busta grande insieme alla busta piccola (chiusa) contenente il cartoncino con le generalità. Il bando dà indicazioni sui testi che è possibile portare con sé – normalmente il dizionario di italiano ed i codici senza commenti se la prova è di tipo giuridico.

Attenzione, all’ingresso i testi possono venire aperti per un controllo e, se non rispondono per qualche ragione a quanto previsto, non vengono fatti entrare. Eliminate perciò fogli di appunti, temi, schemi ecc…

Evitate per quanto possibile di portare fotocopie, che possono subire la stessa sorte. Se sono proprio necessarie, portatele ben rilegate. Tenete conto che le operazioni di controllo all’ingresso possono durare a lungo, specialmente nei concorsi con grande affluenza.

E’ quindi molto frequente che dall’orario di convocazione – in genere le 9 del mattino – all’ora in cui ha effettivamente inizio la prova, possono passare 2,3,4 ore. Se aggiungete a queste le ore di durata effettiva della prova, capite quanto può essere importante avere con sé qualcosa da mangiare e da bere. Solitamente non è possibile alzarsi per le prime due ore.

Si tratta di un numero limitato di domande (di solito non più di sei) che hanno, oltre alla classica opzione della risposta multipla, anche alcune righe per la risposta sintetica. E’ un tipo di prova molto comune soprattutto sulle materie giuridiche ed è un tipo di scritto abbastanza ostico.

Scrivere sotto pressione non è mai facile, se l’argomento è giuridico, contabile o economico – come spesso nei concorsi –  essere essere chiari e sintetici ancora più difficile. Il testo scritto deve essere breve (tra le dieci e le venti righe), coinciso e il più possibile chiaro. Non deve semplicemente ripetere con altri termini la risposta già scelta tra le riposte fornite dal test, ma deve aggiungere qualcosa: la motivazione della risposta già data, il contesto, casi specifici ed eccezioni, ecc.

Nell’allenarsi alla prova a risposte sintetiche, è sconsigliabile tentare di ‘imparare’ quelle contenute nei testi di preparazione: quasi sempre niente ritorna alla memoria al momento opportuno, mentre è utilissimo allenarsi a scrivere testi brevi, utilizzando qualunque tipo di domanda a risposta multipla.

Nella sezione prove dei concorsi precedenti di questo sito trovi esempi di domande su cui allenarti.

E’ una prova pratica quella ispirata alla verifica delle reali capacità operative del candidato nel ruolo specifico che gli verrà affidato. Essendo diversa da mansione a mansione è quindi qui impossibile estrapolare degli esempi (la sua applicazione va dalla ‘multa’ al ‘caso clinico’).

Di solito quando un concorso prevede una prova di questo tipo, le editrici specializzate inseriscono uno schema all’interno dei testi di preparazione.

Il suggerimento anche qui è di utilizzare il buon senso: la prova serve a verificare quanto il candidato riesca effettivamente ad utilizzare nella pratica le nozioni che ha acquisito, quindi va benissimo imparare schemi (moduli, procedure ecc), ma questi vanno utilizzati tenendo in debito conto del quesito proposto (che come sempre va letto molto attentamente) ed anche della nozioni teoriche sottese (implicate). Un modo efficace di avere un’idea è di andare a cercare nei siti delle amministrazioni il tipo (o i tipi) di procedimenti che afferiscono alla specifica posizione messa a concorso, e da questi dedurre gli schemi di provvedimento.

Il tema è una composizione scritta abbastanza lunga ed articolata – circa 3/5 facciate di foglio protocollo -ampiamente utilizzata nelle prove di concorso.

Nei concorsi per diplomati, è più spesso di cultura generale, storia, italiano; si tratta quindi di uno scritto del tipo di quelli che si fanno alle scuole superiori. In questo caso quello che conta è che l’elaborato sia in italiano corretto e che sia chiaro e non contenga informazioni errate.

Se invece il tema è di argomento giuridico la faccenda cambia. Il tema di diritto mette in difficoltà un po’ tutti, chi è laureato in materie giuridiche infatti è raramente abituato a scrivere, chi ha fatto altri percorsi di studio teme di non saper utilizzare adeguatamente il linguaggio giuridico.

In tutti i casi, non c’è da perdersi d’animo: ci si riabitua a scrivere semplicemente allenandosi. Certo, specialmente chi non ha un background giuridico fa bene a seguire dei corsi, per affinare la terminologia in modo da non incorrere in errori concettuali gravi. Se chiarezza e completezza sono le carte vincenti, non vanno dimenticate la calligrafia – che deve essere il più possibile leggibile, e la lunghezza totale, che non deve essere eccessiva.

Nella sezione materiali trovi alcuni temi.


 

LE PROVE DEI CONCORSI

LE PROVE DEI CONCORSI LE PROVE DEI CONCORSI LE PROVE DEI CONCORSI

Come leggere il bando di concorso e partecipare


COME LEGGERE IL BANDO DI CONCORSO

  • Cosa contiene il bando di concorso?
  • Dove Controllare i bandi di concorso?
  • Cosa serve per partecipare ad un concorso?

In questa pagina trovi la risposte a queste ed altre domande, insieme a tutte le informazioni su bandi: dove trovarli, come leggere le informazioni, cosa aspettarsi nei vari momenti della procedura del concorso

Il bando è l’atto con cui la PA interessata rende pubblico il procedimento di selezione.
Essendo l’unica fonte ufficiale, è assolutamente consigliabile averne una copia fin dal momento in cui si decide se partecipare o meno ad un concorso.  Nonostante molte pubblicazioni (riviste e siti internet) siano abbastanza affidabili, ogni dubbio o incertezza, infatti, va chiarito leggendo il bando così come pubblicato.

I bandi vengono pubblicati nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana, che si può trovare:

– In visione ed in vendita nelle sedi del Poligrafico (cerca le sedi)
– In visione negli uffici degli enti locali
– In alcune edicole e librerie specializzate. L’elenco è disponbile sul sito della gazzetta ufficiale all’indirizzo http://www.gazzettaufficiale.it/librerieconcessionarie.jsp
– Su internet della gazzetta ufficiale concorsi, all’indirizzo www.gazzettaufficiale.it
– Nei siti delle amministrazioni che hanno indetto il concorso

Ultimamente, è stato creato anche un portale dei concorsi pubblici dedicato alle procedure concorsuali, che puoi visitare cliccando qui.

La notizia dell’uscita di un concorso però, è facilmente reperibile nelle riviste e nei siti specializzati sui concorsi. Puoi trovare una lista di titoli di riviste e di siti specializzati nella sezione link di questo sito.

COME LEGGERE IL BANDO DI CONCORSO

Nella prossima sezione trovi le notizie sulla parte generale. Clicca qui sotto per aprirla

Una attenta lettura del bando è il primo essenziale passo nella scelta del concorso a cui partecipare. E’ nel bando, infatti, che si trovano tutte le informazioni necessarie: i requisiti di partecipazione, le materie oggetto della prova, le tipologie di prova, la tempistica del concorso.

La prima parte del bando (quella che comincia con i vari visto….) non è di interesse del candidato, mentre tutto ciò che segue la parola ‘decreta’ o ‘determina’va letto attentamente.

E’ in questa parte che troverai l’articolo (o gli articoli) che riguardano le informazioni generali sul concorso, quali:

1) Il numero dei posti messi a concorso
2) Il profilo professionale ES funzionario di terza area, fascia retributiva F1 del settore amministrativo, economico-finanziario……….. oppure “istruttore amministrativo ….”
3) La quantità dei posti eventualmente riservati a personale interno con contratti a tempo indeterminato o determinato.

In sintesi, qui la pubblica amministrazione comunica la quantità e la qualità dei posti messi a concorso. Il pubblico impiego è diviso in aree (A/B/C/D) , all’interno di ciascuna areasono collocati profili (o qualifiche)professionali che descrivono il contenuto professionale specifico, suddivisi in base ai differenti gradi di complessità e di contenuto (es. B1, B2, B3).A ciò corrispondono differenti trattamenti economici.

Naturalmente i requisiti (in particolare il titolo di studio) richiesti per il concorso variano a seconda del profilo professionale.

La maniera migliore per capire quali sono le caratteristiche del posto per cui intendi concorrere è quella di leggere il relativo contratto collettivo. Puoi trovare i contratti collettivi del pubblico impiego sul sito dell’ ARAN.

COME LEGGERE IL BANDO DI CONCORSO: Nella prossima sezione trovi le notizie sui requisiti. Clicca qui sotto per aprirla

Uno o più articoli del bando sono dedicati ai requisiti di ammissione.

I requisiti riguardano:

– La cittadinanza. Possono partecipare ai concorsi i cittadini italiani e i cittadini della comunità europea
– Idoneità fisica
– Il titolo di studio, che può essere:

Di scuola media superiore o inferiore
Di laurea, breve o specialistica.

Attenzione però, il titolo di studio può valere come requisito di partecipazione o come titolo di merito. Nel primo caso non si può partecipare se non si possiede quel determinato titolo di studio. Nel secondo caso si può partecipare con un titolo di studio più ‘basso’ (es diploma) ma se si possiede quello più alto (es Laurea) ad esso viene attribuito un punteggio nel calcolo della graduatoria finale.  Un consistente punteggio per un titolo di studio che si possiede è un vantaggio da tenere in considerazione nella scelta se partecipare o no ad un concorso.

– Il godere dei diritti politici
– Ed infine il non essere stati destituiti, dispensati, dichiarati decaduti da un impiego pubblico.

Normalmente i requisiti devono essere posseduti entro la data ultima di presentazione della domanda, cioè di regola 30 gg dopo la pubblicazione del bando.

COME LEGGERE IL BANDO DI CONCORSO: Nella prossima sezione trovi le notizie su materie e prove. Clicca qui sotto per aprirla

Sempre nel bando sono indicate sempre sia le materie oggetto d’esame che le tipologie di prove scelte.

Il bando indica sempre le materie di ogni singola prova. Normalmente (ma non è una regola) le materie della prova preliminare e della prova scritta sono le stesse, mentre ne viene aggiunta qualcuna (es lingua straniera o informatica) per la prova orale.

Le materie possono essere le più svariate, a seconda dei profili professionali messi a concorso.

Sono frequenti le prove di cultura generale, ma la gran parte dei concorsi – soprattutto per diplomati e laureati – verte su materie giuridiche. Tra queste, oltre all’onnipresente diritto amministrativo, si trovano spesso elementi di diritto civile, contabilità, diritto del lavoro.

Le prove vanno superate una alla volta: la prova preliminare dà accesso alla prova scritta, e quella scritta alla prova orale. Ogni prova prevede un voto (o punteggio) minimo per il suo superamento.

La prova preliminare (o preselettiva) prevede un punteggio che normalmente non viene utilizzato nella formazione della graduatoria finale, mentre quelli della prova scritta ed orale normalmente si sommano per la formazione della graduatoria finale.

Se per esempio ho ottenuto 8,25 nella prova preselettiva, 7,50 nella prova scritta e 7,85 nella prova orale, il mio punteggio finale sarà 15,35.

Se nella prova preliminare e nella scritta non ho ottenuto il punteggio minimo, non passo alla successiva, se invece non l’ho ottenuto alla prova orale, non entro in graduatoria finale. Clicca qui per informazioni sui tipi di prova.

COME LEGGERE IL BANDO DI CONCORSO: nella prossima sezione trovi le notizie su come si inoltra la domanda. Clicca qui sotto per aprirla

Presentare la domanda nei modi e nei tempi corretti è essenziale per la partecipazione al concorso.

Il bando stesso può contenere uno schema o modulo di domanda, o l’indicazione di dove è possibile reperirlo. In questo caso l’utilizzo del modulo è da considerarsi obbligatorio, a meno che non sia espressamente autorizzato l’utilizzo della domanda forma libera.

Il modulo predisposto va compilato in ogni sua parte.

Alla domanda di partecipazione non va allegato nulla, essendo ormai universalmente applicata la regola dell’autocertificazione.

Attenzione però, questo non vuol dire che l’amministrazione non verifichi l’esattezza delle dichiarazioni rese.

Al termine dell’iter concorsuale prima dell’immissione in ruolo, infatti, l’ufficio apposito procede con i riscontri e, nel caso il concorrente abbia dichiarato il falso, oltre ad essere fatto decadere dalla graduatoria, incorre nelle conseguenze penali dell’aver reso dichiarazioni false.

Da molto tempo non è più necessario nemmeno autenticare la firma in calce alla domanda.

Termini e modalità di partecipazione
Nella quasi totalità dei casi, la domanda deve essere presentata entro trenta giorni dall’uscita del bando.

La domanda può essere spedita con raccomandata (A/R), a far fede dell’avvenuta spedizione nei termini sarà dunque il timbro postare ; se il bando lo consente, può essere presentata personalmente all’ufficio che il bando stesso indica. Fate però attenzione, in alcuni casi l’iscrizione al concorso può essere fatta soltanto on line, su un portale o una pagina indicati nel bando. In questo caso è meglio evitare di farlo aull’ultimo momento per evitare di non riuscire a portare a termine l’iscrizione per l’overload della pagina.

Se l’iscrizione avviene per raccomandata, tenete presente che  l’amministrazione non è responsabile di un eventuale disservizio postale che abbia provocato la mancata ricezione della domanda.

Sempre più spesso le amministrazioni gestiscono le iscrizioni ai concorsi con un portale: in questo caso tutte le dichiarazioni sono rese on line. Quando è così, di solito la vecchia iscrizione via raccomanda non è praticabile.

Negli ultimi tempi, alcune amministrazioni hanno richiesto l’identificazione attraverso lo SPID o la firma digitale. Meglio muoversi per tempo quindi se non se ne è in possesso.

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E’ questo in molti casi il punto dolente. Una volta presentata la domanda non è possibile prevedere quanto a lungo durerà l’iter procedimentale.

E’ possibile che il bando stesso abbia già indicato il giorno della prima prova, ma è un’eventualità abbastanza rara.

Più spesso il bando rimanda la pubblicazione della data delle prova ad una successiva edizione della G.U., che a suo volta potrebbe contenere una ulteriore dilazione. Ma non mancano casi, anche molto recenti, di amministrazioni che svolgono tutta la procedura in tempi brevi, mettendo in grave difficoltà i partecipanti che non si sono preparati per tempo.

Ricordiamo che lo svolgimento della prima prova non viene mai comunicato personalmente ed anche le successive possono non esserlo.

La via maestra quindi per non perdere occasioni importanti è quindi quella di rimanere costantemente informati. In questo la rete è stata un grandissimo passo avanti: quello che una volta costava ore di attesa al telefono o in qualche biblioteca, o l’acquisto continuo di inutili copie della GU, adesso può essere fatto con pochi click sul sito della Gazzetta Ufficiale.

Se si deve seguire l’evoluzione di più di un concorso, sono utilissimi anche i vari siti specializzati, che riportano via via sia i nuovi concorsi sia le date della varie prove di quelli già usciti.

COME LEGGERE IL BANDO DI CONCORSO

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IL MONDO DEI CONCORSI


Informazioni su come funzionano i concorsi pubblici


Quando ci si avvicina ai concorsi pubblici con l’idea di partecipare si rimane a volte disorientati. Molte cose possono non apparire chiare, fin dal momento della domanda di partecipazione.

Una volta iscritti, c’è la fase di preparazione, che è chiaramente la parte fondamentale. ….  e ci si trova di fronte alla scelta dei testi – per niente facile vista anche l’ampiezza dell’offerta, i dubbi su come organizzare lo studio in vista di prove così diverse da quelle scolastiche, la scelta dell’eventuale corso di preparazione.

Preparazioneconcorsi.it è il luogo dove puoi trovare suggerimenti e chiarimenti che ti accompagneranno in tutte le fasi, dall’iscrizione in poi.

Per comodità è diviso in varie sezioni, a cui hai accesso dall’home page e da qui: